Teatro e genere: l’educazione alle differenze si fa a teatro

Nell’ambito dell’insegnamento di Innovazione didattica e tecnologie educative (IV anno di Scienze della Formazione Primaria) il percorso offre l’occasione agli/alle studentesse di confrontarsi sull’utilizzo del linguaggio teatrale, come strategia didattica che educa alla costruzione consapevole della propria identità e al rispetto di quelle altrui e sulle rappresentazioni delle differenze di genere in famiglia, a scuola, nei contesti sociali.

Alessandro Berti, scrittore e regista teatrale, guiderà il gruppo di lavoro attraverso un percorso che si snoda progressivamente a partire dal rapporto tra verità e rappresentazione di sé, per come emerge in due ambiti: quello dell’affettività/sessualità delle persone e quello dell’esperienza artistica, in particolare letteraria.

In particolare il lavoro toccherà questioni come: a) il rapporto tra desiderio affettivo/sessuale e percezione della differenza: razziale, di genere, di età, di cultura, di capacità cognitive; b) rapporto tra formazione e imprinting individuale e strutturazione sociale del gusto, dei bisogni, dei desideri, questione analizzata in special modo attraverso il confronto con i modelli di ognuna/o in campo artistico (letterario, musicale, cinematografico ecc.); c) riflessione sugli stereotipi di genere, razza, identità, visti non solo come elementi negativi ma come punti di partenza inevitabili di una presa di coscienza e rielaborazione successiva.

L’abilità più auspicabile da apprendere ha a che fare con una capacità di dislocazione della propria identità presunta. Questa dislocazione, tuttavia, avviene sulla base di una acquisizione di strumenti di insight che derivano da esercizi artistici: la lettura e la scrittura; il teatro fisico. Guide in questo percorso saranno artisti, donne e uomini, che hanno collegato in modo esemplare, e non facilmente generalizzabile, capacità di analisi e ispirazione, durezza di giudizio e compassione, libertà di condotta e rigore politico.

Sui temi in questione saranno proposte: conversazioni circolari libere, scritture individuali anonime, scritture individuali autografe, letture a voce alta e in silenzio, esercizi di immedesimazione e improvvisazione teatrale, a partire dai corpi, dalla densità e presenza dei corpi e delle voci.

Le studentesse e gli studenti che parteciperanno al laboratorio contribuiranno a costruire un lavoro di gruppo finale, un prodotto frutto delle ricerche, discussioni, confronti, analisi di tutto il percorso.

 

Testi/Bibliografia
Baldwin James, LA PROSSIMA VOLTA IL FUOCO, Feltrinelli
hooks bell, ELOGIO DEL MARGINE, Feltrinelli
Laferriere Dany, COME FARE L’AMORE CON UN NEGRO SENZA STANCARSI, La Tartaruga
Lessing Doris, L’ERBA CANTA, La Tartaruga
Lorde Audre, D’AMORE E DI LOTTA, Le Lettere
Malcolm X, AUTOBIOGRAFIA, Rizzoli
Waberi Abdourahman, BALBALA, Edizioni Lavoro

 

In collaborazione con il CGSE – Centro Studi sul Genere e l’Educazione, Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna.

 

A partire da marzo 2020.

Il laboratorio si struttura in 6 incontri da 4 ore ciascuno.

Ai/alle partecipanti sono riconosciuti crediti formativi universitari.